Accumulo energetico per il periodo notturno

In un’epoca in cui le energie rinnovabili trovano un consenso popolare alquanto ampio, gli impianti fotovoltaici sono sempre più utilizzati tanto all’estero quanto in Italia. Esistono però diversi tipi di fotovoltaico, ed è proprio scoprendo questa gamma di alternative che troviamo i cosiddetti impianti con accumulo. Come funziona – Ma in cosa consistono e che hanno di diverso rispetto alle soluzioni più comuni? I sistemi ad accumulo si basano essenzialmente sull’utilizzo di batterie per fotovoltaico esterne (accumulatori elettrici), che una volta catturata l’energia solare, avviano un suo processo di stoccaggio in maniera del tutto autonoma. Con un sistema di accumulo elettrico, i proprietari dell’impianto hanno modo di immagazzinare l’energia prodotta in eccesso durante l’arco della giornata, per poi sfruttarla nei momenti di maggiore necessità o quando l’impianto diventa inattivo. A differenza di un comune impianto quindi, che durante le notturne o di scarsa insolazione ci obbliga ad acquistare l’energia dalla rete elettrica, il sistema ad accumulo permette di utilizzare solo ed esclusivamente l’energia da noi prodotta. Inoltre, è ormai acclarato di come il fotovoltaico produca energia che eccede il nostro fabbisogno giornaliero. Una famiglia tipo difficilmente è in grado di consumare più del 30 o del 40% dell’energia auto-prodotta, con la conseguenza che tutta la rimanente quota non utilizzata viene comunemente ceduta alla rete. E come si traduce tutto ciò, se non in perdita di redditività del proprio impianto? Con i sistemi ad accumulo anche questa piaga trova dunque rimedio, poichè quella percentuale di energia non immediatamente sfruttata si avrà modo di consumarla di notte oppure nelle giornate in cui il sole ha un’incidenza nulla. I vantaggi – A questo punto i vantaggi economici diventano più che evidenti: si beneficia della tariffa premio sull’autoconsumo, non si acquista energia dai gestori esterni azzerando di fatto i costi della bolletta, ci si tutela da eventuali aumenti tariffari e si sfrutta al massimo l’operatività del proprio impianto. Inoltre, il fotovoltaico con accumulo non vuole un’installazione poi così complicata. A partire dall’iter burocratico, evidentemente più snello e rapido di quanto non avvenga nei comuni impianti: non essendovi incentivi statali né la connessione alla rete, i sistemi ad accumulo non vogliono particolari certificati, l’adempimento di numerosi standard tecnici o procedure da compiere nei confronti del GSE (Gestore dei Servizi Energetici) e di Enel distribuzione.

Inoltre, il fotovoltaico con accumulo non vuole un’installazione poi così complicata. A partire dall’iter burocratico, evidentemente più snello e rapido di quanto non avvenga nei comuni impianti: non essendovi incentivi statali né la connessione alla rete, i sistemi ad accumulo non vogliono particolari certificati, l’adempimento di numerosi standard tecnici o procedure da compiere nei confronti del GSE (Gestore dei Servizi Energetici) e di Enel distribuzione.